TERMOGRAFIA MUFFA E CONDENSA
Se sei qui, probabilmente ti sarai accorto che si sta scrostando il muro perché hai delle pareti molto umide. Oppure, soprattutto nel periodo invernale, vedi la muffa sui muri o negli angoli e ti stai chiedendo se la causa è la condensa o altro? Ad ogni modo, per tua fortuna sei finito nel posto giusto.
Infatti una termografia per muffa e condensa è la soluzione più semplice ed immediata per risolvere questi problemi antiestetici e pericolosi per la salute dei tuoi familiari.

Capita molto più spesso di quanto non s’immagini di avere della muffa o della condensa in una casa di recente costruzione o appena ristrutturata. Ma come capirne le cause, e ottenere dei dati precisi per un’eventuale contenzioso con il costruttore o l’impresa?
La termografia è la giusta soluzione!
Iniziamo col dire, che se hai della muffa o della condensa in casa non puoi trascurare il problema e non devi farti ingannare soprattutto dalla muffa, che magari sparisce appena finisce l’inverno o dopo che hai passato un panno con della candeggina.
Infatti, quando si iniziano ad alzare le temperature, potresti non vedere più le classiche macchie nere sul muro, ma la muffa rimane nascosta e con il passare del tempo sarà sempre più nociva e più difficile da combattere.
MA PERCHÉ’ SI FORMA LA MUFFA O LA CONDENSA E PERCHÉ’ TI CONSIGLIANO DI APRIRE LE FINESTRE?
La muffa e la condensa si formano in ambienti e su superfici che hanno determinati valori di umidità e temperatura. E la loro comparsa in casa tua al 99% è dovuta a dei problemi di isolamento dell’involucro edilizio.
Ma esattamente perché si formano? Eccoti una spiegazione semplificata al massimo:
La condensa si forma quando la percentuale di umidità nell’aria è molto alta e si raggiunge il cosiddetto punto di rugiada. Una volta raggiunto il punto di rugiada, l’aria satura di vapore acqueo passerà allo stato liquido, generando la condensa sulle superfici.
Quasi sempre si forma nei ponti termici o sugli infissi, perché l’umidità calda dell’ambiente entrando in contatto con una superficie fredda, si deposita su di essa.
Proprio ciò che avviene in estate, quando prendiamo una bottiglia d’acqua fredda dal frigorifero e vediamo formarsi delle goccioline d’acqua.

La muffa, invece è un fungo che nasce e si diffonde sulle superfici che hanno delle condizioni di umidità e temperatura favorevoli per la sua vita (umidità almeno al 50% e temperatura intorno ai 15 gradi).
Solitamente si sviluppa in una zona di casa particolarmente fredda o dove non c’è un corretto ricambio, come negli angoli, dietro gli armadi o e in presenza di un ponte termico.
In questo video spieghiamo in modo approfondito, cos’è l’umidità, come si formano muffa e condensa e perché “dovresti aprire le finestre” e perché è indispensabile una diagnosi termografica.
L’INDAGINE TERMOGRAFICA PER LA MUFFA E LA CONDENSA
Per risolvere definitivamente i problemi di muffa e condensa ed evitare che si ripresentino dopo qualche mese, una corretta diagnosi termografica è indispensabile.
Infatti la termografia, permettendo di misurare la temperatura superficiale può mostrare con facilità e senza demolizioni, quali sono le zone fredde con problemi di isolamento, che possono favorire la presenza della condensa e della muffa.
Esempio indagine termografica per muffa e condensa: La termografia mostra un ponte termico dovuto a degli errori costruttivi e ai difetti di isolamento. In queste condizioni, durante le umide giornate invernali, si possono formare muffa o condensa sulle superfici.

ALCUNI ESEMPI PRATICI DI TERMOGRAFIA SU MUFFA E CONDENSA
Come visto, la termografia è un ottimo alleato per individuare le zone carenti di isolamento che possono generare problemi di condensa e muffa, ma vediamo insieme alcuni esempi pratici di analisi e report termografici che abbiamo svolto.
Questa termografia dello spigolo al nodo pavimento-parete, evidenzia livelli termici compatibili con la formazione di muffa. È altamente probabile che l’interruzione del cappotto isolante a filo con la soletta non permetta di garantire una adeguata correzione del ponte termico.

In questo caso, l’utilizzo della termocamera, ha mostrato che nell’angolo tra solaio e parete, le temperature rilevate, con determinate condizioni di umidità ambientale potrebbero dare vita alla formazione di muffa o condensa superficiali.

Quando la muffa è colpa del water: La termografia è stata effettuata sulla parete interna tra camera da letto e bagno. L’immagine termica, ha permesso di evidenziare che la mancata coibentazione della cassetta del water, creava condizioni ambientali, che generano muffa.

Questo è un caso che trova la sua particolarità nel fatto che periodicamente, nelle prime giornate calde di primavera, la taverna di questa villa, presenta la superficie del pavimento completamente bagnata.

La cosa particolarissima è che il fenomeno accade esclusivamente quando l’aria calda della primavera entra in grossa quantità all’interno della taverna, normalmente riscaldata solo durante l’utilizzo con ventilconvettori. Nella termografia puoi vedere la condensa, che sta danneggiando il muro.
La formazione della condensa è dovuta al sistema di riscaldamento che non permette di avere una temperatura superficiale della platea sufficientemente alta per evitare il problema di condensa
L’allarme umidità inserito nel termogramma indica con assoluta precisione le zone effettivamente bagnate al momento dell’ispezione.
La casa ha meno di 5 anni di vita al momento dell’ispezione!
IL DIAGRAMMA E GLI ALLARMI DELLA TERMOCAMERA
A questo punto, dopo aver visto degli esempi pratici, cerchiamo di capire come funzionano gli allarmi “muffa e condensa” delle termocamere e che cosa è il diagramma psicometrico.
Il diagramma di Mollier (o psicometrico) rappresenta graficamente il fenomeno fisico della formazione di muffa e condensa.
Permette di determinare la temperatura critica, in cui nascerà la muffa o la condensa, per ciascuna percentuale di umidità relativa.
L’operatore termografico ha a disposizione funzioni di analisi specifiche presenti nei software di analisi IR.

L’ALLARME MUFFA E CONDENSA DELLE TERMOCAMERE E L’UTILIZZO DEL TERMOIGROMETRO
L’indagine termografica per l’analisi di muffa e condensa, non si limita ad individuare dove sono localizzati questi fenomeni dovuti all’umidità e alle carenze di isolamento termico, ma permette addirittura di prevenire la loro formazione in casa tua.
Infatti, le termocamere utilizzate dai nostri esperti, sono equipaggiate di apposite funzioni che, combinando i valori di umidità dell’aria e della temperatura possono prevedere dove ed entro quanto tempo comparirà la muffa o la condensa su una superficie.
Impostando l’umidità relativa corrispondente al punto di rugiada la termocamera colorerà l’immagine, evidenziando le zone prossime alla conformazione di muffa e/o condensa.
L’allarme umidità è in pratica tutto il diagramma psicrometrico incorporato nella termocamera o nel software:
• Si basa sul valore di umidità relativa (Urel %) presente nell’aria all’interno degli ambienti
• Tale valore di umidità va misurato con l’ausilio di un termoigrometro e va introdotto nei parametri di allarme umidità della termocamera o del software.

L’allarme umidità può mettere in evidenza le situazioni a rischio di condensa superficiale o, molto più frequentemente, le situazioni dove è più elevato il rischio di proliferazione delle muffe.
Mentre l’allarme condensa (curva blu 100%) è una situazione difficile da verificare durante le ispezioni, la soglia di allarme critico per la crescita delle muffe (curva verde 80%) è una situazione molto frequente da riscontrare.
PER RISOLVERE QUESTE PROBLEMATICHE CI VUOLE UN ESPERTO
Come hai visto, la termografia è indispensabile per l’analisi della muffa e della condensa, ma sono cosi tante le regole fisiche e le norme di riferimento, che solo un esperto potrà risolvere in maniera definitiva queste problematiche.
I nostri esperti sono in grado di fornirti una perizia certificata e incontestabile perché seguono un preciso protocollo, di seguito sintetizzato:
- Si inizia da un sopralluogo e da una ispezione visiva per determinare qual è l’entità del problema;
- Si prosegue con la scelta della stagione e del miglior momento per massimizzare il risultato dell’indagine termografica;
- Procediamo con l’installazione dei termoigrometri, che registreranno i valori di temperatura e umidità nelle stanze. Così capiremo il livello di confort climatico della tua casa;
- Dopo 72 ore, scatteremo dei termogrammi sia all’esterno che all’interno dell’edificio;
- Le immagini termografiche e le temperature verranno confrontate con quelle critiche di riferimento: leggi, normative, calcolo o con altri sistemi;
- Finalmente ti invieremo il report termografico certificato e conforme alle norme UNI EN ISO13187 e ISO EN UNI 13788: metodologia di calcolo per evitare muffe e condense.

Se vuoi porre rimedio questi problemi e determinare scientificamente la causa di condensa e muffa, senza la paura che il problema si ripresenti, cerca un vero esperto di termografia nel nostro portale, visualizzerai una lista di risultati pertinenti alla tua ricerca.
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